TWC Friday Night Indoor War #47

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  1. ElbanoRattoSerpente
     
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    Al termine di una lunga sosta pubblicitaria le immagini ci conducono presso Centre Bell, Montreal, Canada, dove si sta svolgendo il quarantasettesimo episodio di Friday Night Indoor War. All'interno dell'arena c'entusiasmo, appeso sul soffitto giganteggia il logo di War of Change II, lo show dell'anno, che dista oramai appena sei settimane.

    CITAZIONE

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    Dietro le quinte, il Diamond Championship tenuto gelosamente e con orgoglio sulla spalla destra, Sean Morgan osserva attentamente quanto sta accadendo all'interno dell'arena attraverso un televisore posizionato su una parete dentro una stanza. Gli occhi glaciali che incutono terrore.

    D'un tratto le luci si spengono, cala il bui sull'arena, all'interno della quale risuona ora "Heart of Courage" dei Two Steps from Hell, euforica è la reazione da parte del pubblico.

    10_Cesaro_9th_Anniversary


    E, dopo un mese di assenza, una felpa scura e un paio di jeans, fa capolino sullo stage The Golden Warrior Fred Franke. Il lottatore tedesco si guarda attorno, sorride, tantissimi sono gli applausi che riceve e che continuano incessanti mentre con passo celere percorre la rampa d'accesso giungendo infine dentro il ring; qui si impossessa di un microfono e s'accentra, pronto per l'annuncio più importante di tutta la sua carriera.

    FF: Gorislav Kowalczyk, Fred Franke, Elektra Kellis, Livia, Jacob Price... Tutti calpestati, umiliati, annientati dalla stessa sporca mano, dalla medesima squallida persona a cui non importa che tu sia uomo o donna, a cui non interessa che tu sia un lottatore nel pieno della propria attività oppure uno che non combatte più, un orrido mostro che non distingue che tu gli sia nemico o amico; no, lui va avanti distruggendo chiunque gli si imbatta, non sul ring, perché al duro e faticoso combattimento preferisce colpire alle spalle, la vigliaccheria piuttosto che la sportività, il tradimento anziché la lealtà. Questo è Sean Morgan, il Diamond Champion, una minaccia per l'intera TWC. E Vrgil Brown che fa? Dorme? Piuttosto che preoccuparsi di risolvere al più presto questo cancro che rischia di divorare il suo show entro poco tempo, spende parole e ore del suo inutile tempo per esortare me ad abbandonare il ring. Beh, se credi davvero che io abbandoni nel momento del bisogno, caro Virgil, dimostri ancora una volta di non conoscere per nulla Fred Franke, un uomo col cuore forgiato dalle ferite di mille battaglie, un fiero discendente della stirpe guerriera dei Longobardi, uno sciocco, sì, il primo fra i peccatori, naturalmente, ma che sa qual è il suo ruolo in questo mondo e che non si sottrarrà mai al proprio destino. Io resto qui, io non cedo!

    Entusiastica è la reazione da parte delle migliaia di persone che affollano il Centre Bell, Fred annuisce e sorride gioioso, gli occhi brillano, a stento trattiene le lacrime spinte dalla commozione.

    CITAZIONE
    Dietro le quinte viene trasmesso quanto sta accadendo all'interno dell'arena attraverso un televisore posizionato su una parete dentro una stanza vuota. Sean Morgan non c'è più.

    FF: Una multa, ecco la risposta del nostro general manager contro l'ultimo affronto commesso dal suo Diamond Champion. Una dannatissima multa, ridicolo. La verità, però, è che nel corso di questi due anni e mezzo anch'io mi sono comportato da fottuto bastardo in innumerevoli situazioni; più volte ho attentato alle carriere degli altri per il mio personale interesse e se tutte le mie intenzioni fossero diventate realtà, oggi la TWC non esisterebbe più o comunque non sarebbe la stessa che conosciamo e che amiamo. Sono stato punito e fra quelli che hanno avuto validi motivi per detestarmi, alcuni mi odiano ancora e io odio loro, invece altri, che sono migliori di me, hanno saputo apprezzarmi e io attraverso loro ho imparato a migliorarmi e un giorno li supererò. Ho pagato il prezzo della mia smisurata ambizione, dunque, ma non ho fatto niente di realmente importante per porre rimedio alle mie colpe. Non ancora.

    Fred sospira annuendo appena con la testa, gli occhi ora persi nel vuoto.

    FF: Sean, l'anno scorso a War of Change è stata l'ultima volta che tu ed io abbiamo combattuto l'uno per l'altro, l'ultima volta che abbiamo perso insieme; ricordo ancora quel giorno, ricordo che ci ritrovammo nello spogliatoio dopo l'incontro: ero disperato, distrutto, avevo perso ogni occasione e pensavo ormai che l'unica via rimastami era il ritiro. Ma tu mi confortasti dicendomi che sarebbe andato tutto bene, che il nostro impero sarebbe sorto presto e altre assurdità. Quest'anno, lì dove The Unstoppable Team si è arrestato per sempre, ci rincontreremo e concluderemo finalmente ciò che insieme abbiamo cominciato: Sean, ti sfido ad un match a War of Change II per il tuo Diamond Championship.

    Il pubblico euforico accoglie positivamente la sfida lanciata dal tedesco.

    FF: Hai promesso a tutto il mondo che avresti terminato la carriera di Fred Franke, ma io sono qui, a testimonianza del tuo fallimento, così come il Diamond Championship che tanto altezzosamente tieni alla vita credendo credi essere tuo di diritto, quel titolo mi fa tornare alla mente tutte le mie sconfitte. Abbiamo entrambi un'ultima occasione, tu per scatenare tutto il tuo odio contro di me, io per conquistare quel maledetto Diamond Championship per il quale tanto sudore, tanta lacrime, tanto sangue ho seminato lungo quasi un anno, e per dare qualcosa alla TWC dopo averle tolto tanto ed espiare così le mie colpe una volta per tutte eliminando te, la più grande minaccia che sta affrontando questa federazione. Il 2 giugno sarà il giorno della liberazione per la TWC, per noi tutti, il 2 giugno sarà l'alba dell'impero, il mio impero...

    Fred cade a terra. Faticosamente si rialza, pare stordito. Viene nuovamente colpito alle spalle ed è di nuovo steso al tappeto.

    Tommaso_0_cut_by_Danger_Liam


    Sean Morgan, gli occhi assatanati, colmi di rabbia, s'innalza dinnanzi al corpo del nemico, fra le mani tiene una sedia d'acciaio che ora alza al cielo e con essa colpisce crudelmente la schiena martoriata del tedesco, una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette volte. Fred è immobile, forse privo di sensi. Tutt'attorno prevale il silenzio, pochi sono i fischi e gli insulti che il pubblico lancia contro il Diamond Champion, il quale scaglia a terra la propria cintura, a poca distanza dalla carcassa del nemico; dunque abbandona il ring. Fred viene raggiunto da un paio di arbitri accompagnati dal dottor Brooks, insieme verificano le condizioni del tedesco che d'un tratto prova nuovamente a rialzarsi scacciando via i suoi soccorritori. Impietoso Morgan assiste a quanto sta accadendo sul quadrato, scuote la testa, poi recupera i gradoni d'acciaio lanciandoli dunque sul ring. Il tedesco, incoraggiato timidamente dagli spettatori, faticosamente striscia in avanti portandosi presso i gradoni d'acciaio su cui infine si adagia, sfinito. Il Diamond Champion lo raggiunge e gli sferra un altro brutale colpo di sedia contro la schiena. Gli arbitri e il medico alacremente invitano l'Orfano ad allontanarsi immediatamente, questi esce dal ring per la seconda volta.

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    Ai piedi del ring arriva Virgil Brown, Jr., il general manager di Friday Night Indoor War, scuro in volto. Attorno a Fred disteso sui gradoni d'acciaio i membri dello staff della TWC si sincerano delle sue condizioni, ecco, però, che arriva nuovamente Sean Morgan: nella mano destra impugna minaccioso un martello. Brooks si dilegua, gli arbitri vanno incontro al campione tentando di fermarlo, ma questi punta contro di loro l'arma mettendoli all'istante in fuga. Virgil Brown gli urla contro, visibilmente scosso, raggiunge l'apron-ring appoggiandosi alle corde, intenzionato forse ad entrare all'interno del ring. The Orphan lo minaccia, un ghigno malefico ora appare sul suo volto; il general manager è immobile, pietrificato, muto. Il Diamond Champion torna a volgere la propria attenzione su Fred; adagia ora il martello sulla testa del tedesco premendolo con cattiveria contro la medesima, poi lo solleva in alto... Scoppia a ridere, una risata terrificante, che rimbomba ovunque fra le mura dell'arena ammutolita. Lascia cadere l'oggetto e recupera il microfono precedentemente usato dal tedesco e dunque afferra la cintura; si china all'altezza del viso di Fred, gli mostra il tanto bramato titolo, gli occhi ora su di lui ora luminosi sul logo di War of Change II.

    SM: Unnatural Selection match.

    Getta a terra il microfono e tenendo impugnato nella destra il titolo, raggiunge le corde e senza nemmeno rivolgere un'occhiata al general manager ancora in piedi sull'apron-ring, esce dal quadrato allontanandosi con passo spedito verso lo stage sotto gli occhi di Brown, che tradiscono rabbia, ma soprattutto tanta paura.






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